Quando il dente di leone non incute paura… il Tarassaco

Non parliamo di fiabe anche se la tentazione è forte

D’istinto, quando sentiamo parlare di dente di cane, grugno di porco, brusaoci, pisciacane o più comunemente dente di leone e diffusamente soffione, la mente ci riporta a momenti quasi dimenticati dell’infanzia dove il contatto con la natura non era una moda anticonformista da “fricchettone“.

Stiamo parlando del Tarassaco

Il tarassaco (Taraxacum officinale) è una pianta erbacea e perenne, di altezza compresa tra 10 e 30 cm. presenta una grossa radice a fittone dalla quale si sviluppa, a livello del suolo, una rosetta basale di foglie munite di gambi corti e sotterranei. Il tarassaco è una pianta tipica del clima temperato per questo in Italia è largamente diffusa, cresce spontaneamente nelle zone di pianura. Aperto di giorno, si chiude di notte.

Quando il dente di leone non incute paura… il Tarassaco
Quando il dente di leone non incute paura… il Tarassaco

Utilizzo del tarassaco

Il tarassaco viene usato sia dalla cucina sia dalla farmacopea popolare. I vari trattamenti a base di foglie o radici di tarassaco è chiamata “tarassacoterapia”. È una pianta di rilevante interesse in apicoltura, che fornisce alle api sia polline sia nettare, se ne può ricavare un ottimo miele monoflorale, che cristallizza abbastanza velocemente.

Tarassaco in cucina

Il tarassaco è usato per preparare un’insalata primaverile, sia da solo che con altre verdure. In Piemonte, dove viene chiamato “girasole”, è tradizione consumarlo con uova sode durante le scampagnate di Pasquetta. In Liguria è utilizzato insieme ad altre erbe per il ripieno dei pansoti.

Con le radici tostate di tarassaco si può preparare il caffè di tarassaco, un surrogato del caffè che ne mantiene in certa misura il gusto e le proprietà digestive, in modo simile al caffè d’orzo e al caffè di cicoria.

Frittata di Tarassaco con Erba cipollina

Miele di tarassaco

Il miele di tarassaco è un miele precoce. Il fiore da cui viene ricavato il nettare, sboccia all’inizio della primavera colorando i nostri prati  con iul suo inconfondibile colore giallo intenso. Le proprietà principali sono sicuramente quelle diuretiche, depurative e drenanti. Buon depurativo per tutto il nostro corpo, è assolutamente necessario consumarlo grezzo, non sottoposto a lavorazioni che lo privano delle sue preziose proprietà.

Una particolarità che permette di riconoscere immediatamente questo miele è il suo profumo intenso, penetrante in contrasto con il sapore che ricorda l’aroma della camomilla.

I fiori vengono inoltre utilizzati per la preparazione dello sciroppo (o gelatina) di tarassaco, spesso erroneamente definite “miele di tarassaco“.

Quando il dente di leone non incute paura… il Tarassaco

Quando il dente di leone non incute paura… il Tarassaco

Tarassalata… il tarassaco in insalata

Anche i petali dei fiori possono contribuire a dare sapore e colore a insalate miste. I boccioli sono apprezzabili se preparati sott’olio; sotto aceto possono sostituire i capperi. I fiori si possono preparare in pastella e quindi friggere.

Le tenere rosette si possono consumare sia lessate condite con olio extravergine di oliva, sia saltate in padella con aglio (o ancor meglio con aglio orsino).

In Carnia le stesse rosette basali vengono consumate crude, condite con guanciale soffritto con pochissimo olio e “spento” a fine cottura con abbondante aceto.