Portulaca

Portulaca

La portulaca appartiene alla famiglia delle Portulacaceae, il numero di specie appartenenti a questo genere si aggira sulle 40 per quelle spontanee e arriva fino a 100. Probabilmente di origini asiatiche e conosciuta in Italia con i vari appellativi regionali della tradizione contadina: viene chiamata porcellana o erba grassa, porcacchia, precacchia, chiaccunella, alcune usate a scopo ornamentale.

La portulaca ha il vantaggio di crescere spontaneamente tutto l’anno nei luoghi in cui c’è un clima più caldo, non ha bisogno di frequenti innaffiature ed è quindi di facile coltivazione.

La portulaca è considerata una fonte vegetale, ricca di acidi grassi polinsaturi di tipo Omega 3. Infatti gli Omega 3 sono i grassi buoni che ci aiutano a ridurre il colesterolo e i trigliceridi e a prevenire diabete e malattie cardiovascolari.

Può essere usata in cucina a crudo, infatti, la portulaca è più saporita delle verdure e delle erbe comunemente usate più utilizzate per preparare le insalate, che arricchisce grazie a un sapore leggermente aspro e fresco che la rende ottima anche insieme ad altre erbette di campo e ortaggi.

Diversamente può essere mangiata anche cotta e aggiunta nelle minestre, oppure cotta a vapore soprattutto nel nord Europa. Anche i semini della portulaca sono ottimi in cucina: prima che la pianta cresca si possono raccogliere e aggiungere all’impasto del pane o nello yogurt insieme ai cereali per una colazione nutriente.

Famiglia Portulacaceae

Varietà Portulaca

Stagionalità Portulaca