Curcuma

Curcuma

La spezia più utile è la Curcuma longa, conosciuta anche come zafferano delle Indie (molto spesso indicata come curcuma senz’altre specificazioni), appartiene – come lo zenzero – alla famiglia delle Zingiberaceae e si ricava dalla radice tuberosa di queste piante perenni che germogliano principalmente nella stagione primaverile.

La spezia si ottiene dal rizoma, ossia il fusto sotterraneo della pianta.

Dalla potente azione antiossidante, antinfiammatoria e disintossicante, la curcuma rappresenta un ingrediente tipico della cucina dell’Asia Meridionale, alimento base della cucina indiana, ed è impiegata soprattutto nella medicina ayurvedica come rimedio naturale dalle mille proprietà curative.

Grazie al suo gusto aromatico e leggermente amarotico la polvere di Curcuma è molto utilizzata come spezia in svariate ricette

La curcuma è una preziosa riserva di salute da utilizzare fresca o in polvere per la preparazione di innumerevoli ricette: dai decotti e gli infusi, passando per le zuppe e minestre fino a veri e propri dessert, quali creme, crostate e biscotti.

Il vivace colore giallo della radice polverizzata viene utilizzato come colorante alimentare del tutto innocuo; se ne segnala l’uso anche per i tessuti, ma sbiadisce rapidamente.

La curcuma in cucina viene perlopiù sottoposta a cottura per rendere il suo sapore (ricorda lo zenzero e l’arancio leggermente pepato) più morbido: è sufficiente scaldare poco olio, aggiungere la curcuma a pioggia mescolando, perché non bruci, poi unirvi le verdure e farle saltare. Si abbina bene anche con le carni, pollame e pesci.

La curcuma ora si trova anche fresca. Si conserva in frigorifero non per molto tempo, affinché mantenga il suo caratteristico sapore. Dopo averla sbucciata si taglia a fettine sottili e si può aggiungere a insalate miste e altri svariati piatti a fine cottura, l’uso è simile a quello che si fa con lo zenzero.
L’assimilazione della curcuma migliora se associata al pepe nero o a un grasso.

Famiglia Zingiberaceae