• Anguria o cocomero

Angomero o Cocuria… quando il nome non fa la differenza

Cocomero o Anguria… se non è Mellone è Popone :)

L’autorevolezza dell’Accademia della Crusca, alla quale ci inchiniamo, ci consente di accettare senz’altro la versione ufficiale che ritiene Cocomero la denominazione più corretta.
Anguria è una declinazione riconducibile al greco Angóuria o Angóurion ad indicare il Cetriolo, in uso nel settentrione d’Italia, in Lombardia Cocùmer, nel napoletano identificato come Melone d’acqua, in calabrese Popone come peraltro in Toscana.

Universo denominativo

La principale causa è riconducibile ai nomi delle piante e dei frutti relativi alla famiglia della zucca – Cucurbitacee. In questo universo denominativo, compare zucchino o zucchina, melone o popone. Ma Anguria o Cocomero rimane indubitabilmente la combinazione più difficile da decifrare.

Castagne
Angomero o Cocuria… quando il nome non fa la differenza

il nome della freschezza

Bella fresca, ricca di acqua, vitamine e licopene, potente anti ossidante, alleata nelle diete ipocaloriche e parte integrante dell’estate degli italiani. La sua bontà è indiscussa, ma il suo nome ha sempre generato dubbi e fraintendimenti: si dice cocomero o anguria?

Rinfresca le idee

L’Accademia della Crusca è intervenuta sulla questione per rinfrescarci le idee. Non è la prima volta che i linguisti devono affrontare un argomento del genere. I colpevoli sono sempre i nomi delle piante e dei frutti appartenenti alla famiglia della zucca, le Cucurbitacee, a cui fa capo anche la nostra protagonista. In questo limbo della nomenclatura, infatti, troviamo anche zucchino o zucchina, melone o popone. Ma cocomero o anguria resta la controversia più difficile da dipanare.

Le origini magiche dell’anguria

La sua etimologia si intreccia con una storia altrettanto lunga e affascinante. È il frutto commestibile di una pianta dell’Africa tropicale, coltivata già all’epoca degli antichi Egizi. Questi credevano fosse un frutto magico, originato dal seme del dio Seth, e lo seppellivano nelle tombe dei faraoni affinché lo gustassero nell’aldilà. In Italia, poi, il cocomero arriva intorno al 1100, a seguito delle Crociate, ma i nobili già lo conoscevano con il nome di angóurion.

Una storia antichissima e intercontinentale, dunque, che rivive nelle mille sfaccettature dei suoi tanti nomi. Tuttavia, come diceva Shakespeare, cosa c’è in un nome? Ciò che chiamiamo cocomero o anguria o come vogliamo, conserva sempre il suo sapore delizioso!

Angomero o Cocuria… quando il nome non fa la differenza

Anguria disseta

Il sorbetto all’anguria è un modo originale e fresco di consumare l’anguria, frutto tipico della stagione estiva. La preparazione è davvero semplice, serviranno pochi e semplici ingredienti per creare un freschissimo sorbetto, ideale da servire come dessert a fine pasto o come merenda, perché contiene tutti i benefici della frutta in poche calorie. Se non avete una gelatiera, basterà mettere il composto in freezer e ricordarsi di girarlo di tanto in tanto con i rebbi di una forchetta fino ad ottenere un consistenza cremosa.

Angomero o Cocuria… quando il nome non fa la differenza

il cocomero cubico

Il Giappone è certamente noto per la sua creatività. Non stupisce quindi scoprire che i coltivatori giapponesi, negli ultimi  anni, hanno elaborato una metodica di coltivazione che li rende cubici o a forma di cuore. Questi cocomeri, seppur famosi, sono da considerarsi da collezione, con prezzi non alla portata di tutti. In alcuni paesi asiatici, soprattutto dell’Asia Meridionale, i semi vengono essiccati e mangiati come spuntino. Oltre a essere molto buoni sono ricchi di proprietà nutritive, tra cui ferro, magnesio e vitamine del gruppo B.

Angomero o Cocuria… quando il nome non fa la differenza

Colori e sapori estivi

Esistono tantissime varietà cromatiche di anguria. Da quelle giallo arancio a quelle verde chiaro, per arrivare alle famosissime Golden Midget: angurie dalla buccia gialla sviluppate nel 1959 da due ricercatori dell’Università del New Hampshire. Colori diversi, con i semi o senza. Ma sapevate che l’anguria ha un proprio primato registrato regolarmente dal Guinness dei Primati? Nel 2013 è stato individuato il cocomero più pesante del mondo. In Asia i semi essiccati sono un diffusissimo snack. Sono buoni e croccanti oltre che ricchi di sostanze nutritive come ferro, magnesio e vitamine del gruppo B. La buccia dell’anguria è ricca di zinco, potassio e magnesio ma anche vitamine.